Egitto e Natura

L’Egitto è la diversificazione dell’offerta turistica .
 
L’Egitto rilancia per una nuova proposta di offerta turistica puntando su uno dei suoi punti di forza , La’mbiente e la Natura. Per questo in quell è che è il periodo più nero della storia turistica del mondo interno parte un nuovo progetto che si basa sull idea che l’Egitto turistico non è fatto solo di piramidi, musei egizi, crociere sul Nilo e resort con barriere coralline dai mirabolanti pesci multicolori: ha anche una dimensione ecologica potenzialmente affascinante per i veri “viaggiatori” e il governo vuole puntarci con un’apposita campagna di promozione dal titolo “Eco Egypt Experiences” presentata questo fine settimana islamico a Sharm El-Sheikh.
L’obbiettivo è quello di “riconnettere viaggiatori avventurosi con gli innumerevoli siti ecologici e aree protette dell’Egitto”, sintetizza una brochure che illustra le 13 aree prescelte spaziando da Wadi El Gemal (che ha “una delle 25 migliori spiagge al mondo”) a Taba (“una delle regioni meglio conservate del Sinai meridionale”) passando per le sponde del Nilo cariche di Storia della Nubia e per i coralli di Ras Muhammad.
 
E la cerimonia di lancio della campagna è avvenuta proprio in questa riserva naturale, su banchi di coralli fossilizzati di 20 mila anni fa e con lo sfondo di un veliero che navigava lento in un tramonto madreperlaceo.
 
“La nostra campagna” triennale, ha detto la ministra all’Ambiente egiziana Yasmin Fouad, “è un messaggio al mondo che ambiente e turismo lavoreranno mano nella mano ed entrambi avranno” un risultato “win-win”, ossia qualcosa da guadagnarci.
 
Si spera già dall’aprile prossimo, ha detto la ministra riferendosi all’attuale semi-paralisi provocata dalla pandemia di coronavirus.
 
Eco Egypt “getterà luce su tutta la fauna selvatica, la diversità vegetale e i paesaggi naturali” incoraggiando un “turismo sostenibile” e “responsabile”, informa la brochure.
Al centro verranno messe anche “le voci, le esperienze e i costumi di tribù locali, dai nubiani ai beduini”, viene aggiunto.
 
E alla presentazione, cui hanno partecipato altri anche due ministri (Turismo, Khaled al-Anany, e Informazione, Osama Heikal), infatti spiccavano costumi beduini e tradizionali: fra gli altri uno femminile adornato da decine di piccoli dischi dorati, magnete per telecamere e telefonini.
 
“Dal campeggio alle immersioni, dall’osservazione delle stelle a quello degli uccelli, i siti ecologici dell’Egitto promettono esperienze senza pari per i più curiosi, giovani e anziani”, viene sottolineato ancora.
 
A giornalisti di alcuni media stranieri e a 30 ambasciatori fra l’altro di Ue, Germania, Francia, Portogallo, Svezia, Giappone e Argentina è stato mostrato anche un vicino santuario per uccelli migratori, in questi giorni popolato soprattutto da molte decine di cicogne, assieme a qualche aquila e nibbio, attratte da 13 vasche d’acqua di cui cinque al momento piene: un impianto molto artificiale, ma capace di innescare un fitto e suggestivo volteggiare nel cielo assolato di Sharm, il punto più meridionale del Sinai e perla del turismo balneare egiziano.
 
Questa cerimonia “ci dice” che lo Stato “ci sostiene in questo promettente campo dell’eco-turismo” perché “abbiamo tutto il potenziale per avere un fantastico prodotto”, ha detto a giornalisti Ahmed Yahia, un premiato proprietario di un “eco-friendly hotel” ad Assuan, nel sud dell’Egitto.

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